DENTAID Sala Stampa

Per la prima volta, uno studio mostra lo scoppio della membrana del virus SARS-CoV-2 al contatto con il CPC

01 Feb 2022

  • Uno studio condotto dall'Università di Valencia e dal DENTAID Research Center mostra come il CPC agisce per rompere la membrana del SARS-CoV-2.
  • I risultati hanno dimostrato che il CPC, un componente chimico presente in alcuni collutori, rompe le particelle virus-simili della SARS-CoV-2 (VLP) allo 0,05%, la concentrazione usata in alcuni collutori.
  • Questo studio sostiene l'ipotesi che il Cetilpiridinio Cloruro (CPC), rompendo gli involucri o le membrane virali, rende il virus meno contagioso.

Barcellona, 01 febbraio 2022.- Uno studio realizzato dall'Università di Valencia e dal DENTAID Research Center, pubblicato nel Journal of Oral Microbiology, permette di visualizzare per la prima volta lo scoppio della membrana del virus SARS-CoV-2 quando entra in contatto con il Cetilpiridinio Cloruro (CPC), un composto chimico presente in alcuni collutori.  

È stato dimostrato che il virus SARS-CoV-2 ha una forte affinità con i tessuti orali e si replica attivamente nelle ghiandole salivari, motivo per cui la saliva degli individui infettati ha normalmente un'alta carica di virus SARS-CoV-2. Questo suggerisce che ridurre la carica virale nella bocca potrebbe essere una strategia per ridurre la sua diffusione. A questo proposito, diversi studi hanno dimostrato che alcuni collutori hanno la capacità di disattivare alcuni virus trasportati dall'aria, come il virus dell'influenza, alcuni coronavirus e anche la SARS-CoV-2.

Numerose società odontoiatriche hanno ora raccomandato l'uso di collutori CPC per aiutare a ridurre il rischio di trasmissione della SARS-CoV-2 nello studio dentistico. Ora, lo studio firmato dai ricercatori del DENTAID Research Center, il Dr. Manuel Bañó e il Dr. Rubén León, e da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare dell'Università di Valencia, guidato dal Professore e Dr. Ismael Mingarro, completa questa ricerca e spiega il meccanismo dell'attività antivirale della molecola CPC. I risultati di questo studio mostrano che l'azione antivirale del CPC avviene grazie alla sua capacità di rompere la membrana del SARS-CoV-2 e, come è stato dimostrato in altri studi, avrebbe l'effetto di ridurre la capacità del virus di infettare le cellule umane.

Il meccanismo dell'attività antivirale del CPC

In questo studio sono state generate particelle pseudovirali (VLP) che simulano il virus SARS-CoV-2. Come sottolinea il Prof. Dr. Ismael Mingarro, queste particelle contengono le quattro proteine strutturali del virus e hanno le dimensioni e la morfologia delle particelle del virus SARS-CoV-2. L'unica differenza con i virioni SARS-CoV-2 è che i VLP non contengono il materiale genetico, il che li rende non infettivi.

Le VLP generate sono state trattate con CPC e si è osservato che quelle che erano state in contatto con il CPC si sono disintegrate. "La disintegrazione è stata osservata con tecniche di microscopia elettronica, dove è stato possibile dimostrare come queste particelle scoppiano al contatto con il CPC", dice il Prof. Dr. Ismael Mingarro.

Inoltre, i risultati mostrano che il CPC diminuisce significativamente l'integrità dei VLP di SARS-CoV-2 a una concentrazione di appena lo 0,05%. "Questi risultati confermano il meccanismo d'azione con cui il cloruro di cetilpiridinio (CPC) agisce sulla membrana del SARS-CoV-2, portando alla sua degradazione", ha spiegato il dottor Manuel Bañó, ricercatore del DENTAID Research Center.

Il CPC è un ingrediente chiave in molti collutori che funziona come un antisettico che uccide i batteri e altri microorganismi, come i virus. Una delle caratteristiche chiave del CPC è la sua struttura unica che può degradare le membrane virali, permettendogli di essere attivo contro un gruppo diversificato di virus avvolti (come l'influenza o gli herpes virus).

Questi risultati aiutano a confermare che il meccanismo con cui il CPC agisce sulla SARS-CoV-2 è la degradazione della sua membrana o involucro. Un'ulteriore conferma indica che gli studi dovrebbero essere ampliati nella ricerca di potenziali trattamenti in cui i collutori potrebbero avere un ruolo nella lotta contro la SARS-CoV-2.

"Questo lavoro spiega il meccanismo con cui il CPC può degradare la membrana del SARS-CoV-2, ed è importante perché pone le basi per futuri esperimenti per dimostrare che l'uso di collutori è una strategia complementare per prevenire la trasmissione di malattie infettive respiratorie trasmesse da virus come l'influenza o il COVID-19", ha aggiunto il dottor Bañó.

Informazioni su DENTAID

DENTAID è un'azienda specializzata in salute orale e una farmacia leader in questa categoria. Ricerca e sviluppa soluzioni orali all'avanguardia per la prevenzione e il trattamento delle malattie del cavo orale. L'azienda ha il DENTAID Research Center, un centro di riferimento mondiale nella ricerca sulla salute orale. www.dentaid.it

 

 

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