Denti sensibili
L'ipersensibilità dentinale (DH) o sensibilità dentale è definita come un dolore dentale intenso e transitorio causato dall'esposizione della dentina, parte interna del dente, all'ambiente orale e che insorge a seguito del contatto con uno stimolo esterno: cibo o bevande fredde, calde, acide, dolci; pressione tattile, ecc.
L'ipersensibilità dentinale (DH) o sensibilità dentale è definita come un dolore dentale intenso e transitorio causato dall'esposizione della dentina, parte interna del dente, all'ambiente orale e che insorge a seguito del contatto con uno stimolo esterno: cibo o bevande fredde, calde, acide, dolci; pressione tattile, ecc.
La sensibilità dentale si verifica quando la dentina che è protetta dalla gengiva, dal cemento radicolare e dallo smalto dentale, perde la sua protezione naturale e resta scoperta.
La dentina contiene migliaia di tubi microscopici, detti tubuli dentinali, che collegano l'esterno del dente alle terminazioni nervose. Quando il dente perde la sua protezione a causa della retrazione della gengiva e/o dell'usura dello smalto dentale, questi tubuli rimangono aperti verso l'esterno, consentendo agli stimoli esterni di raggiungere le terminazioni nervose e provocando una sensazione di dolore..
Il dolore dovuto alla sensibilità dentale è facilmente identificabile, poiché compare sempre in presenza di stimoli diversi, ma chiaramente riconoscibili:
Se il dolore non è correlato a un dato stimolo e/o persiste dopo che lo stimolo cessa o non è ben localizzato, probabilmente la causa non è la sensibilità dentale, ma potrebbe essere dovuto all'esistenza di patologie sottostanti, come ad esempio la carie dentaria.